Il trattamento con Belimumab in combinazione alla terapia standard riduce l’attività di malattia nei pazienti con lupus eritematoso sistemico altamente attivo
Nel corso del Congresso Europeo di Reumatologia ( EULAR 2016 ) sono stati presentati i dati dello studio BLISS SC che hanno mostrato come i pazienti con alta attività di lupus eritematoso sistemico ( LES ) presentavano una risposta significativamente maggiore dal trattamento con Belimumab ( Benlysta ) 200 mg somministrato per via sottocutanea, in aggiunta allo standard di cura, rispetto ai pazienti trattati con la terapia standard combinata a placebo.
L'alta attività di malattia è risultata associata a riacutizzazioni dei sintomi e a una serie di manifestazioni a carico degli organi.
L'analisi pre-specificata ha preso in esame una sotto-popolazione di pazienti dello studio registrativo per la formulazione sottocutanea di Belimumab, BLISS-SC.
Questo campione a elevata attività di malattia ha riprodotto la popolazione di pazienti per la quale è stato registrato il farmaco per somministrazione endovenosa nell'Unione Europea.
I pazienti con lupus eritematoso sistemico attivo ( bassi valori di complemento C3/C4 e positivi per gli anticorpi anti-DNA a doppia elica ) trattati con Belimumab in combinazione con la terapia standard hanno ottenuto una maggiore riduzione dell'attività di malattia, misurata dall'endpoint primario di efficacia SRI4 ( SLE Responder Index ) alla settimana 52, rispetto alla terapia standard più placebo ( 64.6% rispetto al 47.2%, p = 0.0014 ).
Questi risultati sono coerenti con quelli osservati nello studio di fase III BLISS.
Per gli endpoint secondari pre-specificati, i pazienti nel gruppo Belimumab hanno mostrato una riduzione del 62% del rischio di subire una grave riacutizzazione rispetto a quelli del gruppo placebo ( hazard ratio, HR = 0.38, p inferiore a 0.0001 ).
Il 14.1% dei pazienti del gruppo Belimumab è andato incontro a una grave riacutizzazione durante lo studio, rispetto al 31.5% nel gruppo placebo.
Nei pazienti che hanno ricevuto più di 7.5 mg/die di Prednisone ( n=234 ), il 20.7% dei pazienti nel gruppo Belimumab ha potuto ridurre la dose di steroidi del 25% o più durante le settimane 40-52, rispetto all'11.4% di quelli nel gruppo placebo, ma questo dato non è ritenuto statisticamente significativo ( p = 0.0844 ).
Il profilo di sicurezza complessivo di Belimumab in questo sottogruppo di popolazione appare generalmente sovrapponibile a quello osservato nei due studi BLISS precedenti ( BLISS-52 e BLISS 76 ).
L'incidenza complessiva degli eventi avversi è stata pari al 78.2% nel gruppo Belimumab contro 81.5% nel gruppo placebo; la più comune di queste reazioni avverse erano le infezioni ( 55.2% nel gruppo Belimumab rispetto al 54.6% nel gruppo placebo ).
La percentuale dei pazienti che ha manifestato un evento avverso grave è stata del 13.3% nel gruppo Belimumab rispetto al 23.1% nel gruppo placebo.
Studio BLISS-SC
BLISS-SC si basa su un ampio programma di studi clinici riguardanti Belimumab. BLISS-SC è uno studio di fase III, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, della durata di 52 settimane per valutare l'efficacia e la sicurezza di Belimumab somministrato per via sottocutanea a pazienti con forma attiva di lupus eritematoso sistemico e con autoanticorpi-positivi, trattati con la terapia standard.
Degli 836 pazienti arruolati nello studio, 356 avevano bassi livelli dei componenti C3/C4 del complemento e positività per gli anticorpi anti-DNA a doppia elica ( anti-dsDNA ), caratteristiche di alta attività di malattia nel lupus eritematoso sistemico.
Di questi 248 sono stati randomizzati a ricevere Belimumab più terapia standard e 108 placebo più terapia standard.
Il 96.1% di questa popolazione in studio era rappresentato da donne.
L'endpoint primario di efficacia era il tasso di risposta SRI alla settimana 52. Si tratta di una misura composita che comprende una serie di elementi, tra cui: riduzione maggiore o uguale a 4 punti rispetto al basale del punteggio SELENA SLEDAI; nessun peggioramento ( aumento inferiore a 0.30 punti ) nella valutazione globale del medico ( PGA ); nessun peggioramento in attività di malattia come misurato con la scala di controllo d'organo BILAG ( British Isles Lupus Assessment Group of SLE Clinics ).
Nessun nuovo BILAG A o 2 nuovi casi di BILAG sono stati osservati rispetto all’inizio dello studio.
Gli eventuali dropout e il fallimento del trattamento sono stati considerati nell'analisi primaria come non-responder.
I due obiettivi secondari pre-specificati di efficacia hanno considerato il tempo della prima grave riacutizzazione ( misurata mediante SLE Flare Index [ SFI ] modificato ) e la percentuale dei pazienti in cui la dose media di Prednisone è stata ridotta dal 25% rispetto al basale fino a 7.5 mg/die tra la 40.ma e la 52.ma settimana nei pazienti che ricevevano dosaggi superiore a 7.5 mg/die al basale. ( Xagena2016 )
Fonte: GSK, 2016
Reuma2016 Farma2016
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